Caro Babbo Natale
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Un gruppo di studenti, probabilmente spinti dalla estraniante routine della città, comincia ad organizzare una strage…
Il volume racconta i giorni di questo surreale villaggio e della crescente inquietudine tra i suoi giovani abitanti, con il pregio di porre l'attenzione su questa storia poco nota alla cronaca.
Purtroppo il valore "documentaristico" del fumetto non è accompagnato da un altrettanto valido apparato narrativo. La narrazione infatti è molto superficiale e non riesce a caratterizzare i personaggi, sembra quasi che il volume non voglia “prendere le parti” di nessuno, risultando così poco coinvolgente.
Non aiuta il disegno, che vorrebbe essere essenziale, ma è solo abbozzato e confonde nell'incapacità di differenziare i personaggi e nello spezzettare le tavole in vignette di non facile lettura.
Quella che si definisce una buona occasione sprecata.
Gianluca Reina