Intervista a Carlo Coratelli - di Marco Milone
redazione di Rorschachonline

Questo mese nella sezione off topic riproponiamo l 'intervista a Carlo Coratelli realizzata da Marco Milone della redazione di Rorschach online.Un' ottima occasione per conoscere meglio l'autore (con Davide Zamberlan)della comic strip " E.S.U " nonché curatore della rubrica Movie Comics per Comic Us e nostro insostitubile collaboratore .
EDITORIALE di Marco Milone :
Carlo Coratelli è un giovane sceneggiatore che ha creato, grazie alla sua fervida fantasia, la striscia E.S.U. (disegni di Davide Zamberlan). Abbiamo deciso di intervistarlo dato il successo che sta riscontrando, successo avvenuto grazie alla pubblicazione di due albi monografici: E.S.U. - 2 anni di strisce, edito dal Free Comics Club e che ristampa le strip apparse sulla prozine Cronaca di Topolinia, ed E.S.U. - Ente Studi Universitari, edito dall'Associazione Culturale Alex Raymond.D: Questo è un momento importante per E.S.U.: la raccolta delle strisce ed un primo albo monografico. Quando avevate incominciato, vi immaginavate che un giorno avrebbe riscosso davvero successo?
R: No, per niente. Anzi, quando la serie cominciò, tre anni fa, con sole sette strisce apparse su Il Giornale dei fumetti edito dal Free Comics Club, l'associazione di fumettisti di cui sono membro, ero quasi certo che E.S.U. sarebbe nata e finità lì, poi mi sono intestardito e ho cercato una rivista su cui proporla e abbiamo trovato ospitalità su Cronaca
di Topolinia (che tutt'ora la pubblica), oltre che su vari siti come Cartaigienica webZine (http://www.cartaigienicaweb.it/) e Segnali di fumo (http://www.segnalidifumo.it). I due albi per il sottoscritto sono segno di un traguardo raggiunto, E.S.U. è una piccola striscia e vederla ora in fumetteria con due albi, beh, è un sogno che si avvera e qualcosa che ti spinge a fare ancora meglio per il futuro.
D
: A volte le strisce negli anni cambiano e passano a storie vere e proprie (Bone ne è un esempio). Prevedi cambiamenti per E.S.U.?
R: Per quanto concerne il futuro in tempi brevi, ho intenzione di fare una cosa di questo tipo, ma sempre rimanendo negli ambiti di una striscia, e cioè raccontare piccole vicende che si susseguono per 5/6 strip di seguito. La trasformazione in storie vere e proprie come Bone potrebbe avvenire in un lontano futuro, recentemente ci ho pensato su e magari quando la serie avrà raggiunto una piena maturazione come striscia e sarà pronta per questa sorta di "salto evolutivo", allora sì, la cosa avverrà sicuramente.
D: Credo sia evidente l'influenza dei Peanuts sulla vostra striscia. A quali altre strisce vi siete ispirati?
R: Oltre ai Peanuts, la striscia che mi ha fatto scoprire il fantastico mondo del fumetto, e per cui serbo un amore ancora oggi molto forte, in E.S.U. c'è un misto di quel background che le strisce giornaliere americane mi hanno trasmesso nei miei primi anni di fumettaro incallito, anni in cui non ero ancora un appassionato di supereroi e leggevo Linus e serie mitiche come Calvin & Hobbes, Beetle Bailey e tante altre. Da queste ho tratto non solo una passione, ma anche una lezione di come si deve scrivere una striscia, il loro modo di sfruttare l'ironia e il sarcasmo in una maniera eccezionale, a volte surreale, e che ho voluto infondere in E.S.U., un omaggio a dei grandi che, per un piccolo autore di strisce come il sottoscritto, hanno significato tantissimo.
D: Tuttavia, rispetto ai Peanuts, le storie vengono presentate da un punto di vista più maturo. Come mai la scelta di ambientare la serie nel mondo dell'università?R: È un altro piccolo omaggio, questa volta ai primi Doonesbury di Trudeau, ma anche la volontà precisa di creare un piccolo universo di nevrosi, paure, angosce e piccole manie

riconducibili all'ambiente universitario e che coinvolgono tanti ragazzi italiani ecco, quindi, personaggi come il professore oppressivo, la bella irraggiungibile, i compagni di facoltà eccentrici e simpatici e ovviamente i genitori da cui si cerca perennemente di sfuggire, ma con cui si cerca anche di instaurare un rapporto molte volte scomparso col passare degli anni. Un tema quest'ultimo, che, seppur trattato con ironia, è una satira molto triste della società attuale.
D: I disegni sono a cura di Davide Zamberlan; tu non sai disegnare o hai trovato il suo stile più adatto del tuo per la striscia? Come vi siete conosciuti?
R: Anni fa disegnavo fumetti per il giornalino della scuola, poi smisi e col passare del tempo non ho più ripreso. Lo stile di Davide è adattissimo a E.S.U., si nota subito, io ho voluto concentrarmi sullo scrivere, che è la cosa che più mi piace. La storia di come io e Davide ci siamo conosciuti è abbastanza strana. Nel 1999, tramite un articolo su Wiz ho contattato via e-mail il Free Comics Club di Vicenza e chiesto se ci fosse un disegnatore disponibile a realizzare una striscia umoristica. Davide si è offerto e da allora abbiamo collaborato attivamente, ma senza mai vederci e incontrarci personalmente. Per tre anni, infatti, abbiamo parlato della striscia via telefono, oltre a spedirci a vicenda testi e strisce tramite e-mail o posta ordinaria, finchè due mesi fa, a Torino, ci siamo finalmente incontrati in carne e ossa in occasione di una promozione dei due albi tenutasi a Rivoli. Può apparire strano, ma è la pura verità.
D: A parte E.S.U. hai realizzato altro o pensi di realizzare qualche altra opera in futuro?
R: E.S.U. è finora il primo fumetto che ho realizzato e non ho attualmente altro in mente per il futuro. Spero di avere altre occasioni del genere.
D: Tu tieni la rubrica Movie Comics per ComicUS. Da che cosa nasce il tuo interesse per le trasposizioni cinematografiche delle opere a fumetti?
R: Dalla mia seconda passione, il cinema, che qui fa da collante con la passione per i supereroi. Con Movie Comics, grazie a ComicUs e a Marco Rizzo, ho cercato di fornire ai fan più informazioni possibili su questi film, su come vengono realizzati, con foto dai set e news con le varie indiscrezioni. Ci sono tante discussioni negli ultimi tempi attorno a pellicole come Daredevil, X2, Hulk e Spider-Man 2, e sono davvero molti coloro che mi scrivono desiderosi di informazioni, e quindi far vedere il "dietro le quinte" per dare un idea di cosa ci aspetta al cinema, è interessante e appassionante al tempo stesso.
D: Io spesso ho l'impressione che non si riesca mai ad eguagliare l'opera fumettistica originaria.
R: Secondo me, pellicole come Spider-Man e X-Men ci sono riuscite fortemente, altri film come l'ultimo Daredevil o Spawn quasi per niente: dipende dalla qualità del regista, dal suo sentire il personaggio, non solo dall'essere un appassionato. È il caso di Bryan Singer, che per sua stessa ammissione ha detto di essere diventato un fan dei mutanti all'ultimo momento, eppure è riuscito a fare un film degno di nota che ha convinto critica e pubblico, e ora è pronto a stupirci nuovamente con X2.

E.S.U. :
Ente Studi Universitari è una striscia nata sul solco della tradizione delle strisce comiche americane quali i Peanuts di Charles M. Schulz o Calvin & Hobbes di Bill Watterson. Nata dalla mente di Carlo Coratelli e successivamente materializzata dalla matita di Davide Zamberlan, cerca di essere degna di questi prestigiosi precedenti.