Intervista a Francesco Meo
di Carlo Coratelli

clicca per ingrandire l' immagine In occasione dell' imminente uscita nelle sale cinematografiche italiane del film " The Hulk " le iniziative editoriali legate al nostro gigante di giada si moltiplicano a vista d'occhio. Per saperne di più abbiamo pensato di scambiare quattro chiacchiere con Francesco Meo, l'editor italiano della rivista " Devil & Hulk " che ci parlerà del film

e delle sorprese che la Panini Comics ha in serbo per tutti i fans del Golia Verde.
Carlo Coratelli : Ciao Francesco, come ben saprai "Hulk" uscirà in Italia il 29 Agosto, dalle tante immagini circolate su internet ti sei già fatto un'idea di questa pellicola? Quali sono le tue aspettative?
Francesco Meo: Ho un'idea "spuria", nel senso che avendo supervisionato l'adattamento a fumetti del film e la sceneggiatura originale (anzi, i dialoghi preparati dallo studio di Fiamma Izzo) so benissimo cosa succederà, ma non ho visto una singola immagine. Questo se escludiamo, ovviamente, tutti i trailer circolati in rete in questo periodo. Di conseguenza, mi sono già rovinato la sospresa! Quali aspettative,dicevi... beh, come opinione generale trovo che sia un film ben congeniato, anche se il continuo ricorso a un primo tempo di origini per

giustificare un film dedicato ai supereroi mi ha un po' stancato. É ovvio che sia una scelta quasi scontata, ma non vorrei che celasse una mancanza di coraggio nella sceneggiatura. É come se la struttura di questi film dedicati agli eroi in maschera fosse fissata a priori in un clichè e le ripetizioni alla lunga stancano. Tim Burton, giusto per farti
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un esempio calzante in questo senso, si era posto da un'angolazione molto affascinante con Batman, molto poco convenzionale. É vero che i personaggi Marvel sono tutti legati al loro istante di creazione o ri-creazione, ma il loro fascino non sta solo in questo momento, ma anche nel conflitto fra umanità e potere, fra individui emarginati e società, fra scarto evolutivo e relazione sociale. Ecco, per Hulk sarebbe stato bello vedere, oltre alla nanotecnologia, alla Bomba Gamma, a Hulk stesso, la relazione grottesca e morbosa fra Bruce Banner e gli altri comprimari.
Carlo Coratelli :É evidente dai primi trailer la fortissima attenzione di Ang Lee al ciclo di storie scritto da Peter David, sopratutto al rapporto di Bruce Banner con suo padre, avete intenzione di ristampare queste storie per i nuovi lettori che la pellicola, inevitabilmente, porterà? Come accompagnerete l'uscita del film?
clicca per ingrandire l' immagine Francesco Meo: Okay. Faremo l'adattamento a fumetti che ti dicevo in uno speciale ad hoc (storia di Bruce Jones e disegni di Mark Bagley); poi lanceremo il fotomagazine ufficiale; poi Mondadori farà uscire sicuramente del materiale in volume del Golia Verde (il ciclo di John Byrne). Si tratta di materiale interessante, a mio avviso, anche se il

pezzo forte rimane la collana regolare pubblicata su "Devil & Hulk". Bruce Jones, il nuovo sceneggiatore, sta scrivendo delle storie horror a dir poco meravigliose.
Carlo Coratelli : Il 2003 è stato al cinema l'anno dei fumetti, prima Daredevil, poi X-Men 2, ora il Golia Verde e ancora The league of extraordinary Gentlemen. In più decine sono i progetti in cantiere, Marvel e non. Cosa ne pensi di questo continuo raschiare di Hollywood dal mondo dei comics? Non credi che a un certo punto si possa arrivare a una nuova crisi di questo genere, come già accaduto dopo il Batman con Clooney?

Francesco Meo :Sicuramente sì.Però c'è un "però": l'intera industria fumettistica americana si è riorganizzata puntando moltissimo sulla vendita delle licenze agli studi di Hollywood, quindi credo che abbiano una forte sensibilità su questo argomento.Il mondo dei comics, inoltre, abbondadi buone idee e buoni personaggi che – paragonate
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ai costi delle sceneggiature originali – hanno già un test "visivo" e costano relativamente poco.
Carlo Coratelli : Secondo te come si evolverà il fumetto dopo queste influenze cinematografiche?
Francesco Meo: Se ci sarà evoluzione non dipenderà certo dal cinema, a meno che non esca una nuova scuola di Hong Kong o Tarantino. E sicuramente non ci sarà evoluzione da "questi" film. Tutti buoni, tutti belli, ma i fumetti a cui sono ispirati sono molto migliori, diciamocelo.

Fonte : Cineclick