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Giuseppe Zimbalatti

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Geoff Johns parla degli eventi di DC Universe: Rebirth #1, nuova anteprima

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Attenzione: La seguente news contiene SPOILER!

Il clamore c'è stato, ed è stato grosso.
Ora è tempo di spiegazioni. E Geoff Johns comincia a darle, anche se solo in parte, nel corso di una breve intervista a USA Today, in cui commenta i contenuti, ormai ampiamente spoilerati, di DC Universe: Rebirth #1, lo speciale one-shot di 80 pagine che introduce al nuovo universo DC Comics e che uscirà tra pochissimi giorni.

La novità più grossa è senza dubbio l'ingresso in scena di Watchmen e in particolare del Dr. Manhattan. A questo proposito Geoff Johns non rivela esattamente quale sia il ruolo del personaggio (e degli altri di Watchmen) nella continuity DC, ma si limita a dire che, "per quanto possa sembrare folle", Manhattan era quello che serviva in questo momento. "Quando stai per avere un conflitto tra ottimismo e pessimismo, ti serve qualcuno che rappresenti una visione cinica della vita e allo stesso tempo abbia il potere di influire su essa".
Come l'universo di Watchmen si fonderà con la continuity DC lo scopriremo nel corso dei prossimi due anni, durante i quali si esplicherà il DC Rebirth.

Johns inoltre torna a parlare di "speranza e ottimismo", valori che aveva la sensazione fossero andati persi negli ultimi anni e che ha intenzione di recuperare e fa cenno a un "senso di calore ed emozione attorno al DC Universe, nonostante i grandi problemi e le complicazioni della continuity".

Una chiamata a raccolta, pertanto, dei lettori più affezionati a questo universo, soprattutto quelli che, negli ultimi tempi, se ne erano allontanati. Cosa che diviene ancora più evidente quando Johns, parlando di Wally West, protagonista e "cicerone" di questo speciale, dice che "ha una prospettiva probabilmente molto simile a quella di molti lettori: sa tutto e sta cercando di riportare tutto indietro".
Dopo Flashpoint, qualcosa ha "infettato" gli eroi, causando loro un vuoto mnemonico di 10 anni.

Wally sarà elemento fondamentale della nuova serie dei Titani. Grande emozione per Johns raccontare il momento del riabbraccio tra lui e il suo mentore Barry. "Spero" aggiunge Johns, "quando morirò, di poter affrontare la mia morte come Wally ha affrontato la sua".

"Non si erano perse solo storie o racconti. Si era perso anche l'amore e la missione affidata a Rebirth è quella di riportare l'amore e ricongiungere i personaggi" dice Johns, riferendosi a Superman/Lois e a Green Arrow/Black Canary.
Quindi chiude sibillino "e affronteranno minacce ancora più grandi"..

Di seguito, intanto, vi formiamo una nuova anteprima estesa di DC Universe: Rebirth #1.

I Maestri Inquisitori 1: Obeyron & Sasmaël

Anno 1150. L'Oscitania è un continente - molto somigliante geograficamente all'area di Europa, Nord-Africa e Medio Oriente - condiviso da uomini, maghi, elfi, giganti, nani, orchi, tutti marcatamente "umanizzati" e accomunati dagli stessi sentimenti, le stesse aspirazioni, istinti e debolezze.
Un mondo violento e ostile appena uscito dal "Caos", una grande guerra durata mille anni, solo grazie all'intervento dei Maghi che sono riusciti, con la diplomazia, a persuadere i vari popoli a deporre le armi e riunirsi sotto due Imperi, quello del Nord e quello del Sud.

Ma la guerra si è lasciata dietro tutta una serie di crimini impuniti, misteri irrisolti, violenze, barbarie, conflitti economici e commerciali.
Al fine di ristabilire legalità e giustizia, i Maghi hanno costituito l'Ordine dei Maestri Inquisitori. Questi, pur essendo pochi in proporzione all'estensione degli Imperi, sono dotati di armi e poteri magici; in coppia con un elfo, sono dei segugi e dei giustizieri inarrestabili.

Il numero 27 della collana "Fantastica" di Mondadori Comics, è il primo di tre volumi dedicati alla serie I Maestri Inquisitori (Les Maîtres Inquisiteurs, Ed. Soleil). All'interno i primi due capitoli: Obeyron, di Olivier Peru e Pierre-Denis Goux, e Sasmaël, di Nicolas Jarry e del disegnatore italiano Paolo Deplano.

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Nel primo capitolo, il Maestro Inquisitore Obeyron non è un mago molto potente. Preferisce pertanto utilizzare la forza bruta: è il tipico "braccio violento della legge", uno che non si è mai fatto scrupoli nell'usare le maniere forti per ottenere il suo unico obiettivo: giustizia. La sua durezza e intransigenza gli hanno procurato però moltissimi nemici che, tramando nell'ombra, hanno ordito un inganno nel quale è caduto insieme all'elfo I'Jaren. Ne segue un massacro in cui perdono la vita degli innocenti, tra cui I'Jaren, la moglie e il figlio.
Dato per morto, Obeyron riesce invece a sopravvivere e, dopo 40 anni (i Maestri Inquisitori vivono per secoli), torna determinato ad ottenere giustizia con il solo metodo che conosce: la violenza.

Olivier Peru imposta questo primo capitolo come il classico racconto del "revenant", dell'uomo duro e puro, solo contro tutti, che torna dalla morte intenzionato a vendicarsi.
E lo fa molto bene, dal momento che la disperazione e la sete di giustizia del protagonista sono palpabili, pagina dopo pagina, nella sua rincorsa disperata verso la vendetta.
Un uomo duro cui il mondo sembra aver risposto con altrettanta durezza, ma che non si rassegna e continua a lottare contro le trame ordite dalle forze dell'oscurità. L'immedesimazione del lettore è pressoché inevitabile.
Lo spessore drammatico del racconto è a tratti opportunamente smussato dall'humour di alcuni passaggi di alleggerimento.
I dialoghi sono fluidi e funzionali, la trama scorre robusta e coerente. La storia procede senza didascalie e con frequenti flashback, scelti per raccontare gli antefatti.

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Sporadiche, nonostante il tema e l'ambientazione, le scene graficamente cruente. Mentre è resa benissimo la dimensione psicologica e morale della violenza, della cattiveria e dell'inganno, grazie anche ai disegni di Pierre-Denis Goux che rendono bene l'atmosfera cupa e il pathos che pervade la storia e che traspare perfettamente dagli sguardi e dai volti dei protagonisti.
Peccato per certe scene cruciali relegate in vignette davvero troppo piccole e penalizzate dalla scelta di un tratto poco definito.

Protagonista del secondo capitolo è il Maestro Inquisitore Sasmaël, dai modi molto diversi rispetto a Obeyron, molto più detective e meno propenso ad usare la forza. Ma, quando c'è bisogno di usare le maniere forti, non si tira certo indietro. Il suo amico e maestro, l'Inquisitore Fendraël, ha inspiegabilmente compiuto una strage al fine di uccidere un principe, prima di perdere egli stesso la vita. Sasmaël viene incaricato delle indagini e scopre ben presto che Fendraël ha compiuto quel massacro sotto l'influsso magico di una droga che solo maghi appartenenti all'Ordine possono padroneggiare.
Sasmaël e la sua elfa Lotweën, ripercorrendo le indagini del povero Fendraël, scopriranno loschi traffici di oppio (da cui gli orchi sono ormai dipendenti), armi e un'oscura presenza che agisce da dietro le quinte. Che siano coinvolti anche i vertici dell'Ordine?

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Nicolas Jarry è molto bravo nella scrittura di una storia che ha tutti i connotati del giallo e del noir, del classico delitto apparentemente inspiegabile, partendo dal quale si arriverà a scoprire implicazioni e oscure trame insospettabili.
A descrivere i fatti sono le frequenti didascalie, in cui a parlare è sempre la voce narrante del protagonista che presenta gli eventi e fa un racconto "in soggettiva" e in tempo reale della vicenda.
Diversamente dal primo capitolo, in cui l'azione segue sempre il protagonista, qui spesso la narrazione si biforca, seguendo in parallelo l'azione di Sasmaël e quella di Lotweën.
Non ci sono invece flashback, e la narrazione degli antefatti prende corpo contestualmente allo svolgimento dei fatti nel presente. Il che contribuisce a rendere più lineare e immediato il racconto di una vicenda piuttosto complessa e dal ritmo di per sé non proprio incalzante.
Nelle scene d'azione è concesso un po' di spazio allo splatter, comunque in misura molto contenuta.

I disegni di Paolo Deplano sono impeccabili nella resa della fisicità dei protagonisti, e alternano sapientemente vignette più grandi, per la descrizione di paesaggi, ambienti e luoghi, a vignette più piccole che si susseguono a scandire e spesso a sezionare la successione di eventi che si svolgono anche nello spazio di pochi secondi.
Contrariamente al capitolo 1, la scelta dei toni e dei colori è meno oscura e il mood meno disperato, quasi come se il protagonista ispirasse costantemente nel lettore, anche nei momenti più drammatici, la fiducia che, alla fine, la luce prevarrà sulle tenebre.

Il volume è quello classico cartonato della collana "Fantastica" Mondadori Comics. Una garanzia e un piacere per gli amanti della fisicità del fumetto in tutte le sue componenti: le dimensioni e la robustezza del volume; la qualità, le sensazioni tattili e persino olfattive della carta.

Non resta che attendere le prossime uscite, per verificare se saranno state sviluppate le potenzialità e mantenute le promesse di questi primi due capitoli.

Svelato il clamoroso contenuto di DC Universe: Rebirth #1, ecco tutti i dettagli

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Attenzione: La seguente news contiene SPOILER!

I siti che, in questi giorni, avevano ricevuto delle copie dello speciale one-shot DC Universe: Rebirth #1, scritto da Geoff Johns e disegnato da Ethan Van Sciver, Phil Jimenez, Ivan Reis, Gary Frank, avevano ricevuto il divieto di diffondere altre informazioni oltre quelle consentite per le "preview".

Tuttavia da qualche parte le informazioni sono trapelate e sono state pubblicate su Reddit da un anonimo utente che ha poi cancellato il proprio account.
Ma ciò che va in rete, vi rimane per sempre, e infatti il "leak" è stato immortalato da siti come Bleedingcool e IGN, per poi rimbalzare per tutto il web.

E quello che è trapelato è qualcosa di scioccante, che dà veramente una scossa a tutto il DC Universe e rende pienamente comprensibili le parole di Geoff Johns, che ha ripetutamente parlato di ritorno alle origini e recupero di qualcosa che era andata persa.
Il New 52 è stato quindi un "incidente di percorso", uno "scusate, abbiamo sbagliato". E il modo in cui la DC ha deciso di "rimediare", illustrato e raccontato sulle pagine di DC Universe: Rebirth è a dir poco sconvolgente.

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L'albo apre con un primo piano su un orologio (il cui significato si capirà verso la fine) e con il ritorno, in costume da Kid Flash, di Wally West, quello originale della versione pre-New 52, che ricorda tutto, compreso il fatto di essere stato Flash.
Si è smarrito nella Forza della Velocità e non è del tutto tornato nel nostro piano dell'esistenza. Per farlo ha bisogno di un appiglio cui legarsi, qualcuno che riesca a connetterlo e riportarlo fisicamente e completamente indietro.

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Quindi comincia a "rimbalzare" per tutto il DC Universe e si consulta con tutti gli eroi, da Batman ad Atom, e ne vengono fuori notizie a dir poco spiazzanti.

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Non esiste un solo Joker, ma ce ne sono ben tre.

Un uomo anziano in una casa di cura si rivela essere Johnny Thunder, membro della Justice Society of America. Ma qualcosa ha fatto sì che il mondo dimenticasse che sia mai esistita una JSA (sempre con il New-52).

Una donna misteriosa, interrogata in una stazione di polizia, ha un anello della Legione dei Supereroi.

Atom (Ray Palmer) è intrappolato nel microverso e ha lasciato una cintura per il cambio di dimensioni a Ryan Choi, ex Atom, perché vada a salvarlo.

Il Blue Beetle Ted Kord parla con il giovane Blue Beetle Jamie Reyes. Quindi il Doctor Fate appare a Ted, e non è il doctor Fate del New-52 (che proviene da Terra-2), ma quello originario.

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Jessica Cruz è una Lanterna Verde (questo lo sapevamo già), e Hal Jordan le parla di Sinestro.

Aqualad (Jackson Hyde) è tornato e ora è gay.

Qualcuno uccide Pandora (personaggio che aveva portato al New-52), il che significa inequivocabilmente la chiusura di quel capitolo della storia del DCU.

Wonder Woman scopre di avere un fratello gemello.

Darkseid è rinato come figlio di Superwoman...

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C'è una buca nel mezzo di un parco, da cui esce del fumo rosso. Quasi tutta la Justice League è presente, ma manca Superman, che presumibilmente sta per morire su Superman #52. Quello potrebbe essere il posto in cui morirà.

Green Arrow (Oliver Queen) e Black Canary (Dinah Lance) non stanno insieme (come invece prima del New-52) ma entrambi non riescono a dormire, con la sensazione di aver perso qualcosa (o qualcuno...).

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Il Superman pre-New 52 (che è sopravvissuto a Convergence e si nasconde con Lois e il figlio Jonathan), viene avvicinato da un uomo incappucciato.

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Aquaman si dichiara a Mera.

Quindi Wally arriva di fronte a Linda Park, l'amore della sua vita (prima del New-52), ma lei non riesce ad "agganciarlo".

Quindi salta di nuovo, con la consapevolezza che, se non troverà qualcuno capace di agganciarlo e riportarlo alla realtà, si fonderà per sempre con la Forza della Velocità e morirà per sempre.

Vede il Wally West New-52 e realizza che si tratta di un suo lontano cugino.

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Finalmente, Wally incontra Barry, che non si ricorda di lui. Wally si arrende, e si appresta ad evaporare nella Forza della Velocità. Ma improvvisamente Barry ricorda e lo afferra, salvandogli la vita e legandolo al mondo fisico.
Wally mette Barry al corrente di tutto ciò che è successo prima di Flashpoint. Barry teme di essere stato la causa di tutto, ma Wally smentisce. Non è stato lui a causare tutto questo, ma qualcos'altro... qualcun altro.
Qualcuno che ha cancellato le amicizie, i legami e le relazioni tra gli eroi DC, allo scopo di indebolirli. Che ha rubato loro 10 anni di vita.
E sta per scoppiare una guerra contro questa entità misteriosa.

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Intanto, nella Bat-caverna, Batman sta mettendo insieme alcuni indizi. Nota qualcosa di luccicante in una buca profonda della caverna: incredibilmente, si tratta della spilla del Comico di Watchmen, quella con la macchia di sangue!
Wally dice "Posso sentirlo Barry, siamo stati osservati" ("we're being WATCHED"...).

Nell'epilogo dell'albo... la grande rivelazione: ci si allontana dalla Terra e si va su Marte. Quindi torna l'orologio visto all'inizio, smontato, con il quadrante che diventa giallo e nero.

4012509-1832760-watchmen end 01-720x384Quindi viene proposta una delle scene finali di Watchmen, in cui Dr. Manhattan parla di crazione a Ozymandias e di come nulla mai finisca veramente.
Il numero si chiude con l'iconico "orologio a mezzanotte" di Watchmen e la frase "The Clock is Ticking Across the DC Universe".

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Ecco spiegata anche la copertina dell'albo che, richiamando la Creazione di Adamo di Michelangelo, lascia intravedere una mano che, a questo punto, è inequivocabilmente quella del Dr. Manhattan.

Tutto questo dà adito a una serie di considerazioni e apre a diverse riflessioni.
Le più immediate, conducono a chiedersi se Dr. Manhattan sia colui che ha causato i cambiamenti del New-52, al fine di attaccare e indebolire gli eroi DC, ma le motivazioni resterebbero del tutto oscure, oppure, perché no, se non è piuttosto colui che sta rimettendo ogni cosa al proprio posto.

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Sia Bleedingcool che IGN, fanno notare come in Watchmen Dr. Manhattan abbia ammesso di essere interessato dalla possibilità di poter creare egli stesso della vita e come, in Before Watchmen #4 si sia realmente cimentato nel farlo.

Rimane da vedere se sarà effettivamente così, se il mistero sarà approfondito e chiarito, e, soprattutto, bisognerà vedere quale sarà la reazione di Alan Moore, che già in passato si è reso protagonista di feroci polemiche con la DC Comics per i diritti e l'utilizzo dei personaggi di Watchmen. C'è da supporre che, dal punto di vista de vate di Northampton e dei suoi più fedeli estimatori, come e più di quanto successo in occasione di Before Watchmen, un'operazione del genere possa essere qualcosa di simile a un'eresia.

DC Rebirth: il nuovo Joker e altre anticipazioni su Batman

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Quando mancano ormai pochissimi giorni all'esordio del DC Rebirth, continuiamo a tenere d'occhio i contenuti che vengono via via diffusi in anteprima dalla DC Comics o dagli stessi autori.
Stavolta andiamo a guardare tra le pagine di Batman: Rebirth #1, Detective Comics #934 e All-Star Batman #1. Vi troviamo delle pagine bonus, pubblicate da Newsarama, in cui gli editor o i team creativi presentano i nuovi archi narrativi, oppure (nel caso degli autori) le regole che hanno personalmente seguito in corso d'opera.

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E così apprendiamo che su Batman: Rebirth #1, sta per arrivare un nuovo misterioso personaggio, un eroe che si fa chiamare "Gotham" e si dichiara nuovo protettore della città. Inevitabile il conflitto con Batman. Cosa succederà? Il ruolo del Cavaliere Oscuro sarà messo in discussione? I cittadini di Gotham adotteranno il nuovo eroe come loro protettore?
E questi, riuscirà a reggere un ruolo così impegnativo o crollerà sotto il peso della città più corrotta del mondo?
L'editor Mark Doyle parla del nuovo personaggio dicendo che  "È giovane e idealista, come qualcuno che fa parte dei Corpi della Pace e va nel cuore di qualche zona di guerra del terzo mondo pensando di sapere come aggiustare tutto".
La serie è scritta da Tom King, i disegni di David Finch. L'albo sarà quindicinale e il primo numero uscirà il 15 giugno.

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Inoltre, nella "fried pie" variant cover, di Rafael Albuquerque, diffusa dallo stesso artista  tramite il proprio account Instagram, si vede quello che potrebbe essere, con ogni probabilità, il nuovo aspetto del Joker.
Pare inequivocabile che questo Joker somigli a quello incarnato da Jared Leto in Suicide Squad. Come visto anche per Harley Quinn/Margot Robbie, pertanto, la DC pare intenzionata a ispirarsi alle versioni cine-televisive per il design di alcuni personaggi.

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Su Detective Comics #934, vedremo Batman in versione insegnante, fare team-up con Batwoman.
L'editor Chris Conroy presenta alcuni giovani che i due prenderanno sotto l'ala come allievi, e che non mancheranno di creare loro dei grattacapi.
Red Robin (Tim Drake), che ha sempre cercato di percorrere il proprio cammino, mantenendo un certo distacco e una certa indipendenza da Batman. Ma ora si troverà a un crocevia e potrebbe anche decidere di appendere la maschera al chiodo.
Orphan (Cassandra Cain, The Reform School Girl) una ragazza allevata con il solo scopo di uccidere, in bilico tra la vecchia vita e una nuova, e che Batman sente di dover tenere d'occhio.
Clayface (The Delinquent), non è nato cattivo, ma le circostanze della vita lo hanno condotto al punto in cui si trova. Batman pensa che lui possa davvero diventare una persona migliore.
Spoiler (The Troublemaker) è una che rischia di cacciarsi nei guai se non viene supervisionata. E' un potenziale problema.

Il #934 di Detective Comics, che, come Action Comics, ha ripreso la numerazione pre-New 52, uscirà l'8 giugno e sarà quindicinale. La storia è di James Tynion IV, i disegni di Eber Ferreira ed Eddy Barrows.

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All-Star Batman #1 vedrà all'opera il "dinamico duo" Scott Snyder / John Romita Jr..
Scott Snyder parla di quello che sarà il protagonista del primo arco narrativo, cioè Due Facce. "Un Due Facce come non lo avete mai visto prima. Voglio renderlo davvero spaventoso, un moderno Jekyll & Hide."

Quindi i due artisti dicono quali "regole" abbiano seguito per creare le loro storie del Cavaliere Oscuro.

Scott Snyder rivela di averci messo dentro le proprie ansie e paure personali e come scrivere Batman lo abbia aiutato a superarle, ad essere coraggioso e fiducioso.
Quindi anticipa la presenza di molti altri villain oltre Due Facce: Catwoman, Mr. Freeze, Killer Croc e una misteriosa mente che muove tutto da dietro le quinte. "Sono tutte estensioni delle nostre peggiori paure" dice l'autore.
Infine sottolinea l'importanza del cast di supporto (Dick, Tim, Alfred, Damian, Jason, "un grande cast") e presenta Duke Thomas, un personaggio che potrebbe essere migliore di Batman ma, allo stesso tempo, diventare un villain.

John Romita Jr. rivela di avere dato molta importanza alla storia di Batman. Approcciandosi a un personaggio come il Cavaliere Oscuro, è stato inevitabile per lui pensare a chi l'ha preceduto, e cita Neal Adams, Jim Lee, Greg Capullo e Frank Miller, con il suo The Dark Knight Returns.
Quindi fa riferimento a Gotham e al suo "mood lunatico". "È come New York, ma non è New York..."
Infine parla dell'aspetto personale, dello spirito di competizione che lo guida sempre sul lavoro e che lo porta a volersi sempre paragonare ai migliori. Ammette di sentirsi in competizione persino con i ragazzi che lo affiancano nel lavoro su All-Star Batman.
All-Star Batman #1 è in uscita il 24 agosto.

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