Un'intervista Atomica! Alessandro Apreda e Matteo Casali: "l'Italia è pronta per il crowdfunding"
- Scritto da Gennaro Costanzo
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"Atomico è nato con due punti fermi. Pagare gli autori e tutte le figure coinvolte secondo tariffe sensate e offrire il maggior numero di pagine possibili a un prezzo competitivo. Di per sé niente di rivoluzionario. Ma nel panorama editoriale italiano mi sembra una cosa piuttosto rara". Con queste parole Matteo Casali e Stefano Ascari presentano il Progetto Atomico.
Le forme di produzione alternative all'editoria sono ormai affermatissime oltre oceano e fatte tanto da autori noti quanto da autori emergenti, ma in Italia sembrano al momento non decollare o, almeno, sono in pochi a crederci. Il recente caso di Lumina ne è un esempio importante. Il Progetto Atomico, dunque, diventa la prima collaborazione di un certo peso fra vari autori già noti al pubblico, basta guardare i team creativi delle tre serie d'esordio:
Rim City (Alessandro “DocManhattan” Apreda e Daniele Orlandini, potete sostenerla qui), Quebrada (Matteo Casali e Michele Bertilorenzi, qui per sostenerla) e Zeroi (Matteo Casali, Tuono Pettinato e Cristian “Cinci” Canfailla. Ma il mercato italiano è pronto per un'iniziativa del genere?
"È quello che speriamo" risponde Alessandro Apreda. "Il crowdfunding si sta facendo strada anche nel nostro Paese, perché in fondo si tratta solo di una formula nuova, ma la sostanza non cambia. Ai lettori interessa leggere belle storie, e questo è un modo molto democratico per lasciare scegliere a loro quali abbiano una chance di vedere la luce".
"Serve davvero che aggiunga qualcosa?", ribatte Matteo Casali. "Resta forse solo una specifica da fare: gli autori di Atomico vengono compensati per il loro sforzo produttivo in modo professionale, non importa se professionisti affermati o “nuovi arrivati". Questo è l’aspetto un po’ etico/sindacale che anima il progetto. Se a un lettore vuoi dare un prodotto di qualità, è giusto che chi si dedica a realizzarlo venga compensato in modo equo e possa dedicarsi completamente al suo lavoro. Il crowdfunding lo permetterà e noi vogliamo credere che i lettori italiani, sempre più consapevoli del valore di un fumetto e dello sforzo necessario per realizzarlo, siano pronti quanto lo sono i lettori oltreoceano".
Come mai avete sentito il bisogno di realizzare questo progetto proprio ora? L'idea di Atomico nasce in risposta all'editoria tradizionale. C'è una qualche motivazione principale, una critica insita nella nascita stessa di Atomico?
Apreda: Più che come una critica all'editoria tradizionale, ci piace vederci come un'alternativa: una via nuova - non il crowdfunding in sé, ma l'idea di strutturarci sopra un'etichetta editoriale dalla mission ben precisa - da percorrere insieme ai lettori e agli autori che vorranno salire a bordo.
Casali: Nessuna critica o concorrenza. Offrire storie che nascono dalla voglia di essere raccontate significa mettere in contatto “diretto” i lettori e gli autori, che determinano insieme, per la prima volta nella storia del fumetto, cosa verrà realizzato e cosa no. Prima dell’attuale diffusione di social network e crowdfunding, una cosa simile non era possibile.
Intanto, a proposito di editori e di gente disposta a crederci, Saldapress ha annunciato la sua partnership con Atomico. L'editore non è certo nuova a queste iniziative, ricorderete il supporto alle opere di Ratigher e Maicol&Mirco. "Cosa significa?", riportando il comunicato diramato qualche giorno fa, "Che saldaPress pubblicherà la versione cartacea di tutti i progetti che, grazie alla scelta dei lettori, avranno raggiunto l’obiettivo di finanziamento e che verranno quindi realizzati. Nel caso in cui l’obiettivo non dovesse essere raggiunto, il titolo non andrà in produzione e quindi non vedrà la luce neanche la versione cartacea targata saldaPress. Una volta raggiunto l’obiettivo, invece, il volume verrà distribuita in tutte le librerie e fumetterie italiane e affiancherà la versione digitale, su cui il progetto di Atomico continua a fondarsi".
Apreda aggiunge: "Da quando è partita la prima campagna, in tanti ci chiedevano un'edizione cartacea. Perché c'è chi alla carta non vuole rinunciare, chi un fumetto come Rim City, Quebrada o Zeroi vorrebbe anche poterlo regalare agli amici. Così, quando Saldapress si è fatta avanti per darci supporto da quel punto di vista, abbiamo semplicemente pensato di poter accontentare parte del nostro pubblico. Il supporto di Saldapress non cambia la filosofia di Atomico né i suoi scopi: è solo una cosa in più che ora siamo in grado di offrire a chi la voleva".
"Ho incontrato Andrea Ciccarelli dopo l’inizio della campagna di Rim City", risponde Casali. "Quando mi ha chiesto se avessimo già pensato a cosa fare alla fine del crowdfunding e se avessimo preso in considerazione un’edizione cartacea gli ho detto semplicemente la verità. Sì, ci avevamo pensato e contavamo di poter proporre i lavori completi —e già consegnati ai lettori/sostenitori— a uno o più editori interessati. La proposta di saldaPress è stata davvero una sorpresa: quando hanno deciso di credere in tutto il progetto Atomico e si sono detti interessati a dare alle stampe progetti se e quando avessi raggiunto l’obiettivo del finanziamento, siamo stati colpiti dalla fiducia e dalla voglia di collaborare. Il resto, si spera, sarà storia".
A questo punto, abbiamo parlato un po' di tutto... meno che delle storie. Abbiamo così chiesto agli autori di descrivercele in poche parole:
Casali: Quebrada - Seconda Caduta segna il ritorno (sul ring?) dei personaggi resi celebri dalle storie di Quebrada contenute nell’ormai esaurito La Città delle Maschere (Edizioni BD). Ma in questa loro seconda caduta (segunda caida è il termine ufficiale usato per definire la seconda ripresa di un incontro) La Pasión, Ultra Sombra, La Cruz e gli altri membri di un cast in continua espansione, dovranno impegnarsi in un nuovo e pericoloso “secondo round” che i lettori di Quebrada aspettano e chiedono da tempo. Diversamente dalle altre volte, però, Seconda Caduta sarà una storia completa ma senza più la caratteristica antologica dell prime storie. Mick Bertilorenzi si occuperà dei disegni per fare di questa storia un nuovo punto di partenza, ideale anche per chi non abbia mai letto le prime storie.
Con Zeroi, invece, io e Tuono Pettinato abbiamo tutte le intenzioni di divertirci e divertire usando i supereroi bislacchi, reinterpretati e inventati di sana pianta con cui racconteremo una storia che sappia intrattenere e, appunto, divertire i suoi lettori. Allo stesso tempo però, parleremo anche di cose “importanti”, su livelli di lettura diversi, senza però mai voler essere didascalici o altro. Se vi mancano un po’ la spensieratezza che i fumetti di supereroi di alcuni lustri fa sembravano saper avere, rispetto a quelli cupi e tragici del post-1986 (e tutti sanno quanto io ami quella stagione di decostruttivismo supereroistico!), Zeroi farà al caso vostro. A rendere il tutto ancor più divertente, poi, ci penserà il tratto di Cinci, con quella sua carica dinamica che strizza l’occhio a un maestro come Cavazzano, suo eroe senza “Z”, per consegnare al lettore una storia studiata con attenzione e frutto di una ricerca visiva senza sosta.
Apreda: Rim City è una storia di fantascienza ambientata in un mondo lontano, in tutti i sensi, anche se molto più vicino di quanto si possa credere... Cosa fai quando sei alle prese con un nemico che non puoi sconfiggere, in grado di cancellare la razza umana? Nonostante siano in tanti a pensarlo, per via del titolo, a) no, Pacific Rim non c'entra niente, e b) il nemico in questione non sono le creature degli abissi viste nelle prime pagine e nei bozzetti preparatori...
Ma le serie che potranno vedere la luce secondo questo Crowdfunding potranno proseguire eventualmente con altri numeri oltre a quelli iniziali? Al formato digitale seguirà anche uno cartaceo?
Apreda: Alcune, per forza di cose, si prestano maggiormente a un discorso seriale rispetto ad altre. Di Zeroi, ad esempio, Matteo e Tuono potrebbero scrivere nuove storie fino alla pensione
Eventualmente nuovi autori emergenti possono proporsi per questa iniziativa oppure siete voi a scegliere i candidati?
Casali: Esatto. Atomico non è il “nostro giocattolo”. Vogliamo che venga visto, trattato e “usato” come il luogo in cui un autore può portare il suo progetto e, attraverso l’esposizione che oggi stiamo costruendo per la nostra etichetta, presentarlo ai suoi potenziali lettori. Un circolo virtuoso che porti a fumetti sempre nuovi, sempre fatti professionalmente, da chiunque.
Apreda: Sì. È uno dei punti fermi della "mission" cui si accennava poco fa: far lavorare autori in gamba, che si tratti di professionisti affermati o di giovani emergenti che hanno qualcosa da dire al mondo del fumetto. Non a caso, già nelle tre serie di lancio abbiamo autori pluripremiati e artisti alla loro prima vera esperienza, “diplomatisi” alla Scuola Internazionale di Comics —disegnatori e coloristi.
Resta da chiarire un ultimo aspetto, quello dei costi. Cosa rispondete a chi pensa che i 40.000 € per Rim City e i 29.000 per Quebrada siano tanti?
"Sono tantissimi. Ma i conti sono molto trasparenti. Se consideri un costo a tavola tra sceneggiatura e disegno di 200 € complessivi e i costi accessori (lettering, grafica editoriale, editing) hai già 20K spesi". rispondere Alessandro Apreda.
"Poi c'è una quota di costi di impianto della società e di costi di gestione fiscale dei pagamenti", ribatte Stefano Ascari. Su questo fronte ad esempio abbiamo dovuto fare un interpello ufficiale all'ufficio delle entrate perché l'iter fiscale dei finanziamenti via Indiegogo non è affatto banale. Indiegogo a sede in USA, ma i soldi transitano da PayPal che ha sede altrove. Poi bisogna seguire la fatturazione che in materia di editoria digitale è ancora nebulosa in Italia e la normativa europea e quella extra-UE... Poi c'è il discorso della contrattualistica con gli autori. Quindi commercialista e avvocato. Mettici quasi 4\5K di tasse e trattenute di servizio, i costi di produzione dei perk fisici (modelli 3D, stampe etc. etc.) e una quota di costi di promozione...
"Abbiamo voluto fortemente un editor, Giovanni Barbieri, che seguisse i progetti come si deve, lavorando insieme agli autori e correggendo il tiro se necessario", aggiunge Matteo Casali. "Quando si parla di progetto "sogno nel cassetto", anche se di autori con una buona esperienza, è fondamentale avere qualcuno che valuta e segue il progetto dall'esterno.
Rimane comunque una sfida notevole. Anche perché i progetti sono 3 e in tutto fanno 120K. La vera sfida è quella. Lanciare tre progetti insieme e cercare di realizzarli tutti. Speriamo si inneschi un effetto moltiplicatore, ma questa è una scommessa...".
"I progetti nascono in italiano e in inglese" sottolinea Apreda, "la sfida ulteriore è quella di andarsi a prendere i lettori in giro per il mondo".
"Personalmente credo che anche gli addetti ai lavori dovrebbero guardare ad Atomico in modo positivo", chiude Ascari". "Si tratta di un incubatore che può facilitare molto il lancio di altri progetti".
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